Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.

giovedì 25 febbraio 2010

Lombardia. Con Agnoletto presidente Fo, Rame, Rossi, Ovadia






Lombardia. Con Agnoletto presidente Fo, Rame, Rossi, Ovadia. GUARDA I VIDEO


Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, Franca Rame, attrice, Moni Ovadia, attore, compositore, musicista, scrittore, Margherita Hack, astrofisica, Paolo Rossi, attore, comico, Ottavia Albanese, docente di Scienze dell’Educazione Università Bicocca di Milano, Emilio Molinari, presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua, Celestina Villa, impiegata all’Archivio di Stato di Cremona, Luca Mangoni detto Supergiovane, architetto, guest star di Elio e le Storie tese, Luca Fazio, giornalista de Il manifesto, Maruska Consolati, studentessa universitaria di Brescia, classe 1987, Sergio Serafini, amministratore delegato di Radio Popolare, Morgan Cortinovis, operaio in lotta alla Frattini, azienda in crisi di Seriate (Bg), Matteo Gaddi, esperto in politiche industriali, animatore delle lotte ambientaliste a Mantova, Giuseppe Eriano, medico di Melegnano.
Sono questi i nomi che compongono il cosiddetto listino a sostegno della candidatura a presidente della Lombardia di Vittorio Agnoletto per la Federazione della sinistra.
“Il sostegno che ricevo da alcune tra le personalità più significative del mondo della cultura e del lavoro della nostra regione – dichiara Vittorio Agnoletto – contiene un messaggio preciso: non possiamo rassegnarci alla situazione presente, è possibile cambiare e per cambiare è necessaria la presenza della sinistra con suoi valori di giustizia sociale e di rispetto dei diritti di ogni essere umano. La mia candidatura vuole offrire una speranza a tutti coloro che credono nella possibilità di costruire una vera opposizione al sistema di potere costruito in quindici anni da Formigoni e non contrastato da un’opposizione di pura facciata. Ringrazio tutti i componenti del mio listino per la disponibilità e la generosità con la quale hanno messo a disposizione il loro impegno e la loro credibilità per questa difficile ma necessaria impresa. Sono fiducioso che otterremo un risultato importante non solo per noi, ma per il futuro di tutti coloro che vivono in questa nostra regione”.

Per Dario Fo si tratta di “un’occasione, bisogna assolutamente dare una mano, un sostegno e soprattutto convincere altri ad esser attivi e a non dire, come potrebbe accadere di primo istinto, “chi se ne frega, che responsabilità ho io, basta, ne ho piene le scatole della politica”!”. Mentre c’è chi “continua a ubriacare la gente di idee false – continua il premio Nobel -, bisogna sperare nelle persone migliori, soprattutto che un movimento che ha una coscienza civile venga avanti. Anche se non si vince, d’accordo, ma è un segno, dare il segno che ci siamo, che partecipiamo e non ci siamo addormentati”.
Secondo Moni Ovadia “è ora di avere il coraggio di rompere questo cerchio stantio di una destra aggressiva, autoreferenziale e intollerante e di una opposizione che da troppo tempo si limita a guardare senza opporsi sostanzialmente”. La Lombardia, aggiunge, “ha bisogno di un’autentica alternativa, non ha bisogno di candidati che si dichiarano democratici e poi scimmiottano le tecniche repressive del peggior centro destra”.
“In questa mia scelta c’è il rispetto per Vittorio ma c’è soprattutto l’indignazione per la continua riduzione della democrazia, c’è il dire basta al cinismo con il quale il Pd tenta di sopravvivere alla propria crisi e alla deriva delle idee e dei contenuti – aggiunge Emilio Montanari -, cancellando sistematicamente a sinistra la rappresentanza di storie politiche ed umane che riguardano milione di persone”. Mentre il “Supergiovane” Luca Mangoni dichiara: “Vittorio Agnoletto è bello dentro (nonostante le apparenze è uno figo) ma soprattutto è…giovane dentro! Come si fa a non amare uno che le prende sempre?!”.



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venerdì 5 febbraio 2010

La Sinistra candida Agnoletto in Lombardia.


Per l'opposizione, quella vera, a Formigoni e alle destre.


“La vittoria di Niki Vendola in Puglia, frutto dell’unità a sinistra, parla anche a noi. Mi rivolgo ai simpatizzanti di Sinistra e Libertà, agli elettori dell’Idv: utilizziamo le elezioni regionali per costruire anche in Lombardia un polo autonomo della sinistra”. Così Vittorio Agnoletto, candidato presidente della Regione Lombardia per la Federazione della sinistra, presentandosi alla stampa questa mattina a Milano.

Una candidatura di servizio perché c’è bisogno di sinistra in Lombardia, perché non è possibile sostenere un candidato come Penati se si hanno a cuore i temi della sinistra. Una candidatura che non è la ricerca di una poltrona (Agnoletto ha scelto di non essere anche capolista, dunque non diventerà consigliere), ma la scelta di mettersi a disposizione per ricostruire dal basso un’alternativa, una vera opposizione a Formigoni e ai poteri forti.

Quattro i punti fondamentali su cui Agnoletto svilupperà la sua campagna.

Primo: il diritto alla salute.
Come medico sono indignato dalla situazione lombarda, dove il 60 per cento degli esami diagnostici si fanno in strutture private, e si inventano interventi chirurgici solo per ottenere rimborsi dalle casse pubbliche. Chiedo il rilancio della sanità pubblica lombarda, propongo sanzioni per i dirigenti delle strutture sanitarie che mantengono lunghe liste di attesa per indirizzare i cittadini verso il privato.

Secondo, il diritto al lavoro.
Siamo la regione che ha perso più posti di lavoro in questo periodo di crisi, e se fosse stato per Formigoni la Innse a quest’ora avrebbe chiuso. Sono necessari più ammortizzatori sociali, che garantiscano anche chi è privo di tutele, come i lavoratori dei call center e tutti i precari. Altro che doppi stipendi in stile Stanca!

Terzo, il diritto allo studio e la difesa della scuola pubblica:
è vergognoso che a Milano si chiuda il liceo Gandhi, unica scuola per studenti-lavoratori, mentre oltre il 90 per cento dei finanziamenti regionali vanno alla scuola privata, a tutto vantaggio dei redditi più alti.

Infine, diciamo no all’Expo, no alla cementificazione del territorio, contro la penetrazione delle mafie negli appalti pubblici, contro la devastazione dell’ambiente; ci impegneremo a fondo nella difesa dell’acqua pubblica anche attraverso il referendum che sosterremo insieme a quello contro il nucleare”.

“Su tutti questi temi – ha concluso Agnoletto – chiedo un confronto pubblico con gli altri candidati presidente. C’è bisogno, in questa Regione, di consiglieri capaci di rendere il Palazzo trasparente con il controllo della società civile, contro ogni tentativo di “inciucio” facilitato dall’accentramento di ogni decisione nelle mani di Formigoni e della Giunta. Consiglieri pronti a contrastare la politica delle destre e di fare l’opposizione che il Pd non vuole fare”.

giovedì 4 febbraio 2010

presentata in Provincia interrogazione sull'Eliporto








Milano, 28 Gennaio 2010
Ecco l'interrogazione presentata da Massimo Gatti in Provincia pochi giorni fa, in merito alla costruzione dell'Eliporto nel Parco Nord:


Premesso che è in atto un progetto per realizzare un Eliporto nel campovolo di Bresso.



Considerato che tale progetto, commissionato allo Studio Ambrosetti della Agusta-Westland (azienda costruttrice di elicotteri militari/civili) e da Tecnomony (che si occupa fra l'altro della costruzione di infrastrutture di ingegneria civile), ha ottenuto il pieno appoggio della Regione Lombardia, impegnata nella progettazione di un sistema di eliporti regionale, per collegare tutto in nord Italia e per rendere più facilmente accessibile l'aeroporto varesino di Malpensa, con aprticolare riferimento all'utenza di business class stimata in oltre 330.000 viaggiatori all'anno.



Preso atto che, secondo il progetto, l'attuale sede dell'aeroporto, situata all'interno dei confini del Parco Nord, ospiterà l'Hub dedicato alla manutenzione e rifornimento degli elicotteri.



Considerata la pesante ricaduta del progetto per le decine di migliaia di cittadini residenti nelle zone limitrofe, per i frequentatori del Parco Nord e per il territorio dell'area metropolitana milanese.



Considerata infine la mobilitazione di numerosi cittadini di Bresso e dei comuni limitrofi che in più occasioni hanno manifestato la propria contrarietà all'Eliporto.



Si chiede al Presidente della Provincia di Milano e agli assessori competenti in materia, quali provvedimenti ha intenzione di adottare questa amministrazione provinciale per non consentire la realizzazione del progetto in oggetto, dannoso per le decine di migliaia di cittadini residenti nelle zone limitrofe, per i frequentatori del Parco Nord e per il terriotrio dell'area metropolitano milanese.



IL CAPOGRUPPO

LISTA CIVICA UN'ALTRA PROVINCIA-RIFONDAZIONE COMUNISTA-COMUNISTI ITALIANI

Massimo Gatti