E' quanto afferma Luciano Muhlbauer, coordinatore cittadino del Prc. "Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine milanesi che hanno a cuore la causa della pace e dei diritti del popolo palestinese, a mobilitarsi per ripudiare l'azione criminale da parte delle forze di sicurezza di Israele, partecipando al presidio in piazza San Babila, alle ore 18 di oggi".
lunedì 31 maggio 2010
OGGI, PRESIDIO A MILANO ORE 18.00 IN PIAZZA SAN BABILA.
E' quanto afferma Luciano Muhlbauer, coordinatore cittadino del Prc. "Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine milanesi che hanno a cuore la causa della pace e dei diritti del popolo palestinese, a mobilitarsi per ripudiare l'azione criminale da parte delle forze di sicurezza di Israele, partecipando al presidio in piazza San Babila, alle ore 18 di oggi".
giovedì 27 maggio 2010
Manovra finanziaria del Governo, a pagare la crisi saranno lavoratori e pensionati
di Gianluca Romeo
Comitato Politico Nazionale PRC
Quella varata in queste ore è una manovra economica che avrà gravi ripercussioni sul tessuto sociale del nostro Paese. Il Prc manifesta la propria assoluta contrarietà alla logica del Governo Berlusconi che vuole “far pagare” la crisi dei mercati internazionali ai lavoratori italiani, mentre speculatori, finanzieri e rendita parassitaria continueranno a produrre indisturbati danni all’economia del Paese ed a produrre crisi cicliche.
Questo Governo, che per molti mesi ha nascosto la reale portata della crisi accusando la sinistra di disfattismo, ora invece chiede duri sacrifici a lavoratori e lavoratrici, pensionati e giovani precari che al contrario andrebbero tutelati dai danni sociali provocati dalla crisi. Del resto se l'ISTAT comunica che il numero dei giovani che in Italia non studiano e non lavorano è triplicato (sono circa 2 milioni), vuol dire che chi ha governato in questi mesi il Paese sostenendo che il peggio era ormai passato, non ha la ben che minima percezione della realtà in cui viviamo.
E’ una vergogna che solo una miserevole parte dei soldi che entreranno nelle casse dello Stato saranno ricavati dai tagli ai costi della politica e dagli stipendi dei manager e dagli sprechi ministeriali; il peso schiacciante dei 24 miliardi di euro della manovra graverà invece direttamente sulle tasche dei redditi medio-bassi e delle famiglie italiane. Questa manovra individua nei lavoratori pubblici e statali, nelle donne e nei precari, i soggetti da spremere per risanare i conti del Paese. Le misure più dure riguardano infatti il congelamento degli stipendi e dei rinnovi contrattuali degli statali per 4 anni, la stretta sui pensionamenti di lavoratori statali ed autonomi, l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne, il blocco del turn-over nella Pubblica amministrazione che andrà a scapito proprio di quelle giovani generazioni già messe in ginocchio dalla crisi. Sono misure devastanti per il Paese.
Nell’opera indiscriminata di macelleria sociale il provvedimento dell’Esecutivo conta di recuperare oltre 12 ml. dai tagli alle Regioni ed Enti locali che inevitabilmente si rifaranno, a loro volta, sulle tasche dei cittadini. Questa parte della manovra finanziaria è un altro modo per mettere ancora più in difficoltà le famiglie italiane, ed è quindi una manovra che aumenterà le tasse ed i tributi locali. Si può parlare ancora di Federalismo quando le Regioni sono viste esclusivamente come territori da spremere e dove continuamente fare cassa? Del resto la pochezza della concezione federale di questa maggioranza si è manifestata palesemente nel varo dei provvedimenti sul federalismo demaniale, che di federale non hanno assolutamente nulla ma sono solo un modo subdolo per svendere il patrimonio dello Stato ai privati. Quale sarà l’ennesima beffa per i lavoratori di questo Paese?
La Federazione della Sinistra è pronta da subito a fare la propria parte ed a sostenere e a costruire insieme con i lavoratori e le lavoratrici una'ampia mobilitazione, a partire dalla più che mai necessaria costruzione di uno sciopero generale contro le politiche antisociali di questo governo.
sabato 22 maggio 2010
Muhlbauer nuovo coordinatore cittadino di Milano per il PRC
“RIFONDAZIONE DISPONIBILE A LISTA UNICA E UNITARIA DELLA SINISTRA PER ELEZIONI COMUNALI ”
Il Comitato Politico Federale, cioè il “parlamentino”, della Federazione di Milano del PRC ha chiuso martedì notte la fase di intenso dibattito seguita alla sconfitta elettorale delle regionali, approvando a larghissima maggioranza un documento politico e ridefinendo gli incarichi di direzione politica ai massimi livelli.
Tra le novità più significative troviamo l’ingresso nella Segreteria provinciale, con l’incarico di Coordinatore Cittadino di Milano, dell’ex-consigliere regionale, Luciano Muhlbauer.
Dopo la sua elezione a Coordinatore cittadino, Muhlbauer ha dichiarato:
“La sconfitta elettorale alle regionali e il risultato fortemente negativo di Rifondazione e delle sinistre nel loro insieme richiedono un decisivo cambio di passo, anche in vista delle imminenti elezioni comunali di Milano.
Oggi a Milano è la realtà della disastrosa esperienza amministrativa della Giunta Moratti a porre concretamente il problema della costruzione di un’alternativa ai 17 anni di governo delle destre della città. Quella alternativa è tutta da costruire, ma è possibile, come dimostrano anche le molte voci ed energie che in città si stanno già impegnando positivamente in quella direzione.
Tuttavia, un’alternativa al governo Pdl-Lega di Milano non può certo prescindere dal contributo e dalla presenza delle sinistre, anzitutto perché la sinistra, sebbene in forte crisi nelle sue espressioni politiche organizzate, è però una realtà viva e significativa nella società milanese. In altre parole, a una domanda di sinistra corrisponde un’offerta del tutto inadeguata.
Il problema sta dunque nella ri-sintonizzazione della rappresentanza politica con la realtà vissuta quotidianamente dai ceti popolari milanesi, in particolare i giovani, che sono tra le principali vittime del grigiore politico e culturale dell’amministrazione Moratti-De Corato-Lega.
Il primo passo dev’essere un segnale di innovazione e cambiamento rispetto a quel recente passato segnato dall’autoreferenzialità e dalle continue divisioni e scissioni in seno alla sinistra.
Per questo, con il documento politico approvato a Milano, Rifondazione propone a tutte le forze a sinistra del Pd l’apertura immediata di un confronto, affinché si affronti insieme il percorso elettorale e il confronto con la città, chiarendo da subito che siamo pronti a fare la nostra parte per il superamento della frammentazione, compresa la definizione di un’unica lista elettorale delle sinistre.”
Milano, 20 maggio 2010
venerdì 14 maggio 2010
RACCOLTA FIRME CONTRO L'ELIPORTO
RACCOLTA FIRME PETIZIONE NO ELIPORTO
Il nostro lavoro e la nostra lotta, come comitato No eliporto, proseguono. Come abbiamo fatto il 18 aprile così domenica 16 maggio, nel pomeriggio, saremo ancora agli ingressi parco di tutti i comuni del Consorzio Parco Nord per incontrare i cittadini e frequentatori del Parco, raccogliere molte firme ancora e cominciare a divulgare l'iniziativa che svolgeremo il 13 giugno con una più grande manifestazione nel Parco Nord.
I risultati ci sono: ci avviamo alle cinque mila firme già raccolte (ma vogliamo raddoppiarne il numero fino al 13 giugno); il Comitato è sempre molto attivo e combattivo; il sostegno delle Amministrazioni comunali, delle associazioni e,soprattutto, delle popolazioni è forte e costante.
Domenica pomeriggio sarà sicuramente bello e avremo tutti una grande voglia di stare assieme e all'aperto. L'invito è ovviamenre quello di venire a darci una mano, ma di farlo con entusiasmo e di portare con voi tanti amici.
giovedì 13 maggio 2010
Firenze, frustate e offese, il call center diventa un lager
Firenze, frustate e offese
il call-center diventa un lager
di LAURA MONTANARI
Denunce per maltrattamenti da parte di una decina di ex centraliniste e ex venditori. Il frustino era usato per punire i dipendenti della Italcarone. Aspirapolveri-truffa venduti come "presìdi medici"
FIRENZE - Il frustino picchiato sulle gambe a qualche telefonista che nel call center batteva la fiacca, il divieto di alzarsi per andare in bagno se non avevano già fatto un certo numero di chiamate e trovato gli appuntamenti ai venditori per presentare l'aspirapolvere anti-acaro, nei passaggi porta a porta. Umilianti richiami davanti a tutti per chi non raggiungeva gli obiettivi stabiliti e, al contrario, premi, applausi e attestati di lode per chi migliorava i risultati: "Ti stimo tantissimo, non provare mai a deludermi" si legge in una delle pergamene sequestrate dalla Guardia di Finanza di Firenze nella ditta Italcarone di Incisa Valdarno. Sembra di essere nel film di Virzì o fra le pagine del libro autobiografico di Michela Murgia, "Il mondo deve sapere", resoconto di un mese passato al telefono a prendere appuntamenti per smerciare a centinaia di casalinghe gli aspirapolveri di una multinazionale americana. Quasi lo stesso metodo e stesso marchio di elettrodomestico.
Le denunce per maltrattamenti presentate da una decina di ex centraliniste e di ex venditori alla Federconsumatori e alla Guardia di Finanza hanno aperto un'indagine durata tre anni che ha portato all'arresto di cinque persone ai vertici della Italcarone. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla frode fiscale. Secondo quanto spiegato dalle Fiamme gialle, le vendite in nero dell'azienda con filiali ad Arezzo e a Massa ammonterebbero a quasi quattro milioni e mezzo di euro. Gli addetti venivano reclutati con annunci sui giornali tra persone senza specializzazione che avevano bisogno di guadagnare e si lasciavano attirare dalle promesse di premi e provvigioni. Anche la vita agiata che conducevano i dirigenti faceva colpo: auto di lusso e ville (una sequestrata a Reggello sarebbe appartenuta anche alla famiglia Gucci).
La mattina al call center cominciava sulle note dell'inno nazionale e tenendosi per mano o intonando slogan motivazionali. Le telefoniste, hanno spiegato gli investigatori, dovevano prendere più appuntamenti possibile, i venditori concludere i contratti e piazzare l'aspirapolvere che, importato per un valore reale di 350 euro, veniva venduto a oltre 3.500 euro o a rate di 94 euro per 60 mesi. Inoltre, stando alle accuse, l'elettrodomestico era presentato nelle dimostrazioni porta a porta come "presidio medico chirurgico elettromedicale anti acaro" dotato di autorizzazione del ministero della Salute, autorizzazione smentita dal medesimo dicastero.
Ogni nuovo venditore era affiancato da un "anziano" e la raccomandazione era di puntare all'inizio a parenti e amici, persone più facili da convincere all'acquisto. I premi (anche viaggi esotici) venivano sventolati in caso di raggiungimento degli obiettivi - per esempio 60 dimostrazioni al mese - ma di fatto erano spesso inarrivabili. Se si falliva l'obiettivo del tetto minimo di vendite, saltava il compenso. Il turnover era altissimo e molti dopo qualche mese abbandonavano quel lavoro precario. Partono così le prime segnalazioni, racconti di turni massacranti (fino a 14 ore al giorno nella postazione telefonica) e vessazioni psicologiche e fisiche. La procura apre un'inchiesta, la Guardia di Finanza acquisisce filmati, scattano controlli. Fra gli oggetti sequestrati nella prima perquisizione, un anno fa, nella ditta in Valdarno anche un frustino e cartelli del tipo: "Le persone di successo fanno ciò che i falliti non amano fare. Non dimenticare mai chi siamo: i migliori".
lunedì 3 maggio 2010
Campagna referendaria "ACQUA BENE COMUNE"
SUL WEB